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Batteria auto: tutto quello che c’è da sapere

Inviato 2017/09/20

A tutti gli automobilisti prima o poi capita di ritrovarsi impossibilitati ad avviare la propria macchina a causa della batteria scarica: ma perché succede e, soprattutto, cosa è e come funziona questa parte indispensabile della nostra vettura?

In questo articolo troverete tutto quello che dovreste sapere sulla batteria auto: cosa è, come funziona, perché si scarica e come correre ai ripari.

Batteria auto: cosa è e come funziona.

Le batterie delle autovetture sono dei dispositivi per l’accumulo di energia elettrica (che avviene attraverso un processo chimico) e funzionano in tutto e per tutto come una normale pila: la parte principale è costituita da due elettrodi, uno positivo ed uno negativo, immersi in un elettrolita (sostanza che in soluzione si suddivide in ioni).

Il loro scopo è quello di accumulare energia elettrica e rilasciarla sotto forma di corrente continua:nelle nostre auto la funzione della batteria è quella di permettere l’avvio del motorino di avviamento tramite una piccola scarica, e di mantenere attivo l’impianto elettrico.

Queste batterie, solitamente costituite da elettrodi di piombo immersi in acido solforico diluito in acqua, sono dette secondarie, cioè possono essere (per nostra fortuna) ricaricate una volta esaurita la carica.

Quando la batteria è in funzione, si sviluppa una corrente fra gli elettrodi, che col tempo ne cambia la composizione chimica, convertendo il piombo in solfato di piombo: quest’ultimo finirà con ricoprire l’elettrodo negativo con una patina bianca. Questo fenomeno, detto di solfatazione, a lungo andare può renderle inutilizzabili

Per fortuna, le batterie delle automobili erogano una breve scarica di pochi secondi per consentire l’accensione del motorino di avviamento, e poi vengono ricaricate automaticamente, mentre la macchina è in funzione, dalla dinamo cui sono collegate. In teoria quindi il processo di solfatazione potrebbe essere evitato, se non fosse che spesso adottiamo comportamenti sbagliati, come mantenere per lungo tempo l’impianto elettrico acceso, mentre l’auto non è in moto.

Le batterie spesso si danneggiano anche a seguito di un altro fenomeno, la cosiddetta autoscarica: in partica il livello del liquido elettrolita si abbassa troppo (spesso a causa dell’evaporazione), favorendo l’ossidazione ed il deterioramento dei conduttori dovuto ad una maggiore concentrazione di acido. Spesso in questi casi si manifestano dei corticircuito che le rendono inutilizzabili.

Ma cosa dobbiamo fare quando non riusciamo a ripartire a causa della batteria scarica? Lo vedremo subito!

Come ricaricare la batteria auto?

Come detto prima, la maggior parte delle volte, per fortuna, possiamo ricaricare la batteria: basterà farla attraversare da una corrente elettrica proveniente da una fonte esterna, processo che innescherà una reazione chimica inversa, riportando il solfato di piombo allo stato originario.

Durante il processo di ricarica, l’elettricità scompone però l’acqua contenuta nell’elettrolita in idrogeno ed ossigeno, che verranno rilasciati sotto forma di gas: per questo motivo è importante controllare spesso il livello del liquido nella batteria, per evitare il processo dell’autoscarica, cui abbiamo accennato prima.

Molti sono i fattori che influenzano la durata di una batteria auto, alcuni indipendenti dal nostro comportamento, ma sottoporla a controlli periodici è sicuramente una buona abitudine.

Ma cosa dobbiamo fare se, in barba a tutti gli accorgimenti, la nostra batteria ci dovesse abbandonare all’improvviso? Quando quest’ultima è del tutto scarica, non è in grado di fornire nemmeno quella piccola scintilla necessaria alla partenza del motorino di avviamento: l’unica soluzione in questi casi è fornirle un minimo di ricarica, predendolo da un’altra batteria.

Collegandola infatti con degli specifici cavetti alla batteria di un’altra auto in moto, la nostra riuscirà ad acquisire quel minimo di carica sufficiente per avviare il motore.

Vi basterà fare in questo modo:

  • Collegate innanzitutto il cavetto rosso, con i morsetti sui poli positivi, prima alla batteria scaricae poi a quella carica.
  • Collegate il cavetto nero ai poli negativi, anche in questo caso prima alla batteria scarica, e poi a quella carica.
  • Date qualche colpo di acceleratore alla vettura in moto ed aspettate una decina di minuti.
  • Una volta che sarete riusciti a mettere in moto la vostra auto, scollegate i cavi e partite, ricordando di tenere dei regimi alti per almeno altri 10 minuti, per permettere alla batteria di ricaricarsi abbastanza.

Ovviamente, scampato il pericolo, sarebbe comunque buona norma recarsi dal proprio elettrauto di fiducia per fra controllare lo stato di carica e, soprattutto, se la batteria non è nuova, quello di usura.

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